“Febbraio umido, buon’annata”. Non per i muri!
Sono tanti i fattori che possono influire sulla presenza di macchie d’umidità sui muri di casa e non è un evento piacevole trovarsi con pareti ammalorate nella parte inferiore e dover correre ai ripari. Certo però esistono dei metodi per prevenire direttamente il problema.
Vediamo più nel dettaglio cosa causa l’umidità nei muri e come è meglio agire.
Cosa causa l’umidità nelle murature interne?
Tra le cause principali si riscontrano:
- La rottura di una tubatura: tanto dannosa quanto imprevedibile, crea una fuoriuscita d’acqua che rende evidenti le conseguenze in tempi brevissimi.
- L’assenza di impermeabilizzazione: i muri a contatto col terreno sopportano la risalita dell’umidità intrinseca del terreno. In fase costruttiva diventa quindi necessario provvedere a impermeabilizzare l’edificio, con un occhio di riguardo per i piani terra e i piani interrati, soprattutto se si tratta di casolari e ville di campagna.
- Il danneggiamento dello strato impermeabile: come detto appena sopra, è bene impermeabilizzare, ma serve anche prevedere uno strato di protezione che resista a grossi carichi e a spinte idrostatiche dal terreno. Solo così l’impermeabilizzazione durerà intatta.
- L’inadeguata ventilazione degli ambienti: l’aria satura di umidità non crea meno danni dei fattori già descritti. Infatti, se il muro è freddo e l’ambiente interno è caldo, si crea condensa del vapore acqueo. È bene, quindi, provvedere a un’adeguata ventilazione degli ambienti.
Quali conseguenze possono manifestarsi?
Prima fra tutte c’è l’efflorescenza, ossia la solidificazione dei sali presenti nell’acqua che si manifesta con la comparsa di macchie bianche. Segue poi il rigonfiamento e lo scrostamento dell’intonaco.
Infine, possono comparire macchie di muffa.
Tutto ciò compromette l’estetica degli ambienti, ma ancor di più la vivibilità: insalubri e potenzialmente nocive, le muffe e l’umidità possono causare molti danni alla salute dell’uomo, se non eliminate tempestivamente.
Cosa NON fare?
A volte purtroppo muffe e umidità compaiono e ciò che possiamo fare è cercare di arginare (coprire) i danni.
È bene rivolgersi a uno specialista per capire l’entità del problema ed eventualmente pensare a una soluzione su misura.
Di certo però non è una soluzione cercare di coprire i danni come nascondere la polvere sotto al tappeto: il problema persiste. Anzi, rischia di ripetersi e peggiorare, perché pitture isolanti e piastrelle impediscono l’asciugatura.
Come prevenire: i consigli di TeMa Building Solutions
La prevenzione è sempre l’arma migliore in questo caso: prevedere già da principio una corretta impermeabilizzazione, soluzioni per il drenaggio e di protezione meccanica dell’impermeabilizzazione consente di evitare quei costi e quelle difficoltà che sorgerebbero a danno avvenuto.
Per questo, TeMa Building Solutions consiglia la membrana bugnata T-Kone Plaster e i suoi accessori.
Le bugne creano 8 mm di camera d’aria che garantisce una costante circolazione d’aria e, grazie al profilo posto alla base, elimina l’umidità in eccesso. Da applicare con i chiodi in dotazione dopo aver pulito e livellato la superficie, funge da perfetto aggrappo per l’intonaco.
Vai alla pagina dedicata per approfondire.
- Pubblicato il BUILDING, Sistemi di isolamento termico e ventilazione
Non si può andare in su? Conquistiamo spazio in giù!
Oggi ci sono soluzioni che consentono di realizzare piani interrati perfettamente vivibili e confortevoli.
Anche scantinati esistenti, poco usati, possono essere recuperati, certo, ma è necessario avere qualche accorgimento costruttivo per assicurare la salute dell’edificio e la salubrità degli ambienti.
Vediamo perciò a cosa bisogna prestare maggiore attenzione.
Umidità e infiltrazioni nei piani interrati
I piani interrati sono a diretto contatto con il terreno sia nel pavimento sia nei muri verticali.
L’acqua proveniente da eventi meteorici o dall’umidità propria del terreno può penetrare il calcestruzzo e far insorgere macchie e muffa che tenderanno a scrostare il muro. I danni estetici sono gravi quanto i danni strutturali: la muffa è tutt’altro che salutare!
Diventa necessario, quindi, prevedere una barriera di separazione fra la struttura e il terreno che assolva alla funzione di damp-proofing, ossia di controllo dell’umidità in assenza di pressione idrostatica (clicca qui per approfondire).
TeMa Building Solutions propone T-Bentostop nella versione F e F XL, un geocomposito che si aggancia al calcestruzzo composto da bentonite sodica naturale con la funzione di impermeabilizzazione, e T-Kone, la membrana bugnata in HDPE disponibile in più varianti.
Drenaggio nei piani interrati
Nel terreno, anche in prossimità delle strutture, può scorrere acqua di falda o dispersa che aumenta il carico sui muri. Diventa, quindi, fondamentale provvedere a drenarla e impedirne l’ingresso riducendo la pressione idrostatica esercitata sulle superfici: le membrane bugnate T-Kone G Drain e T-Net Drain e i geocompositi drenanti della serie T-Mix Drain assolvono questa funzione mantenendo i muri asciutti.
Protezione meccanica dell’impermeabilizzazione nei piani interrati
I muri verticali dei locali interrati devono tollerare grossi carichi esercitati dal terreno ed è fondamentale provvedere sistemi in grado di proteggere lo strato impermeabile affinché sia garantita la sicurezza e la durabilità dell’edificio.
La serie T-Kone, T-Kone Star e TMD (anche nella versione Plus) sono membrane bugnate specificatamente pensate per le fondazioni e le opere interrate: l’elevata capacità di carico che possono tollerare le rendono adatte ad applicazioni di questo tipo.
Aerazione nei piani interrati
Al fine di mantenere la muratura asciutta e consentire un continuo e importante riciclo d’aria, si possono applicare le membrane bugnate con le bugne rivolte verso l’interno. In questo modo, la loro forma rialzata crea di canali di aerazione tramite i quali il muro può letteralmente “respirare”.
Soluzioni per piani interrati: idee per rinnovare il tuo seminterrato
È stato stimato che il valore dell’immobile aumenti di circa un terzo se si possiede un piano interrato ben progettato. Un locale in più è sempre molto utile e la destinazione d’uso può essere molto soggettiva.
Si può optare per uno studio in cui lavorare in smart working, una spaziosa lavanderia in cui poter stendere i panni, una sala giochi per i bambini, una zona relax, una sala prove per i provetti musicisti di casa, o ancora per uno spazio disimpegnato in cui accogliere gli amici, una cantina in cui conservare le migliori bottiglie con area degustazione, una palestra o una personale sala cinema.
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Il tetto: problematiche da affrontare e soluzioni da adottare
“Basta un buco nel tetto per guastare una casa”.
Così recita il proverbio. Certo, magari non ci sono buchi nel senso stretto del termine ma, purtroppo, in senso lato potrebbe essere. Problematiche e soluzioni del tetto sono un argomento delicato in ambito edilizio.
Infatti, le coperture si trovano ad affrontare problematiche come infiltrazioni, umidità e, nel caso di tetti carrabili o adibiti a parcheggio, forti carichi.
Il tetto è la parte dell’edificio direttamente esposta a eventi atmosferici, come pioggia, neve e grandine, ma anche a carichi importanti. È la parte della casa meno visibile e più difficile da ispezionare. Per questo, nella sua costruzione è fondamentale tenere conto dei fattori che potrebbero minarne l’integrità e la sicurezza, oltre che nuocere alla salute degli inquilini.
Infiltrazione significa muri umidi e che si scrostano. Umidità significa muffe e ambienti mansardati poco salubri.
Analizziamo quindi le principali problematiche e vediamo quali possono essere le soluzioni.
Tra problematiche e soluzioni del tetto TeMa c’è.
Infiltrazioni
Ristagni d’acqua sul tetto sortiscono solo l’effetto di bagnare e rovinare i materiali utilizzati, quindi è necessario provvedere a un sistema di drenaggio delle acque meteoriche o, nel caso di coperture carrabili, delle perdite accidentali di olio o carburante dai veicoli. Questo vale sia per le coperture a verde pensile, sia per quelle carrabili e a ballast.
Si rende necessario trovare soluzioni che non aumentino il “carico” sulla copertura.
Soluzioni
TeMa Building Solutions consiglia la posa del geocomposito drenante T-Mix Drain Plus e TMD 1011, ideali per le coperture piane carrabili e a verde pensile; la membrana bugnata T-Kone G Drain, adatta alle coperture piane a ballast e a verde pensile; la georete T-Net Drain per le coperture piane carrabili.
Gestione del vapore
Va posta l’attenzione anche sulla gestione del vapore. A causa delle differenze di temperatura tra l’aria e il materiale del tetto, c’è il rischio di formazione di condensa. Per evitare questo è opportuna la posa di membrane diffusione vapore fortemente impermeabili.
Soluzioni
Le membrane della serie T-Vapo fungono da barriera, freno e diffusione del vapore nelle coperture a falda inclinata.
Protezione meccanica dell’impermeabilizzazione
Il punto di partenza è assicurarsi che lo strato impermeabile sia perfettamente integro e tale rimanga. Eventuali rotture, tagli e imprecisioni di stesura negli angoli possono danneggiare irreparabilmente il manto sottostante, imponendo la necessità di interventi importanti e dispendio di denaro. Spesso, quando appaiano le macchie d’umidita, il danno è già grave.
Inoltre, nel caso di coperture adibite a parcheggio o a verde pensile va considerato il peso elevato che i materiali devono tollerare.
Soluzioni
TeMa Building Solutions propone la membrana bugnata T-Kone G Drain e la serie di geotessili Tematex per coperture a verde pensile.
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Muri controterra: applicazioni in ambito residenziale, commerciale e infrastrutturale
Per muri di sostegno o muri controterra si intendono quelle strutture verticali con la funzione di sostenere e arginare accumulo di materiali, naturali o artificiali che siano, e assicurarne la stabilità.
Nella parte a contatto con il terreno, le strutture di sostegno sono ovviamente rivestite da una membrana impermeabilizzante che deve essere protetta da eventuali danni sia durante le operazioni di cantiere sia durante il successivo assestamento del terreno. Ad assolvere la funzione di protezione meccanica dell’impermeabilizzazione ci sono le membrane bugnate T-Kone di TeMa Building Solutions, che svolgono inoltre il ruolo di damp proofing, ossia rallentano l’assorbimento dell’umidità.
Ma c’è di più: queste membrane, se posizionate con le bugne rivolte verso l’interno, creano uno spazio di microareazione vantaggioso per meglio mantenere asciutta la struttura.
In alcuni casi viene previsto un sistema di raccolta delle acque meteoriche lungo il perimetro della costruzione e si rivela necessario l’utilizzo di geocompositi drenanti accoppiati a un geotessuto come T-Mix Drain che convoglia l’acqua verso il sistema di deflusso previsto nel progetto.
I muri di sostegno vengono utilizzati in moltissimi ambiti in edilizia, dalle strutture residenziali a quelle infrastrutturali passando per l’ambito commerciale.
Vediamo l’applicazione nei campi specifici.
Muri controterra in ambito residenziale
È fondamentale proteggere i locali interrati delle abitazioni, sia che siano adibiti a garage sia che siano stati destinati a cantine o taverne, per evitare infiltrazioni di umidità che danneggerebbero la struttura e renderebbero poco salutare l’ambiente interno.
I prodotti TeMa Building Solutions rispondono a questa esigenza e sono performanti a tal proposito.
Muri controterra in ambito commerciale
I prodotti TeMa Building Solutions sono adatti anche ad alti carichi quali i parcheggi sotterranei o i magazzini degli edifici commerciali.
In questo ambito è possibile utilizzare anche TMD, la membrana bugnata accoppiata con lamina LDPE posteriore per la protezione meccanica delle membrane di impermeabilizzazione e il geocomposito drenante T-Mix Drain per la funzione di drenaggio.
Muri controterra nelle infrastrutture
Nelle opere infrastrutturali di grande rilevanza le membrane e i geocompositi devono essere in grado di sopportare e resistere grossi carichi derivanti dal terreno e dalle spinte idrostatiche. L’efficacia dei prodotti TeMa Building è verificata anche per questo tipo di opere.
Scopri qui tutte le specifiche dei prodotti citati.
Per ascensori… Collaudati!
Provate a immaginare la faccia dei presenti quando Elisha Otis, brillante imprenditore americano, presentò nel 1853 il primo ascensore. Fu illuminante. Durante un’esposizione al Crystal Palace di New York venne mostrato il funzionamento della cabina dotata, già allora, di un dispositivo automatico di sicurezza capace di bloccarla in caso di emergenza.
Oggi, invece, si è abituati all’utilizzo dell’ascensore e anzi, molte volte ci si lamenta nel caso in cui non funzioni e si è costretti a prendere la vecchia e ormai passata abitudine delle scale!
Ma cosa si cela dietro alla realizzazione di un ascensore?
Le fosse ascensore sono strutture posizionate a una quota inferiore rispetto al piano di calpestio interno e devono essere in grado di sopportare carichi di tipo sia statico che dinamico. In poche parole devono essere capaci non solo di sostenere il peso della tua spesa del sabato, ma devono anche riuscire a portartela al quinto piano!
Le problematiche a cui si può incorrere durante la realizzazione dell’opera sono molteplici. Primo tra tutti, incontriamo il pericolo delle infiltrazioni con tutte le conseguenze che si trascinano con sé. Senza sottovalutare il fatto che, nel caso di un ascensore oleodinamico, ci può essere la possibilità di trovarsi di fronte a fuoriuscite dell’olio dal sistema, motivo per il quale si consigliano sempre gli ascensori elettrici. TeMa ha sviluppato la famiglia T-Kone, membrane alveolari in HDPE in grado di assolvere alla protezione meccanica, di Damp Proofing e drenaggio. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, il centro ricerca e sviluppo a cui si affida TeMa ha sviluppato dei geocompositi drenanti capaci di filtrare, proteggere e drenare il sistema.
L’impermeabilizzazione degli spazi
Non basta, però, applicare membrane capaci di assolvere la funzione di drenaggio, bisogna procedere con l’impermeabilizzazione degli spazi. Come? Attraverso l’utilizzo di geocompositi bentonici autoaggancianti al calcestruzzo, come possono essere T-Bentostop F e T-Bentostop F XL, composti da un non tessuto e da un tessuto in polipropilene con interposta bentonite sodica naturale.
Ecco gli aspetti essenziali da non sottovalutare mai per un’eccellente e performante realizzazione.
Ricordiamo sempre che un’attenta analisi preventiva dei pericoli, congiuntamente a un’applicazione precisa e responsabile, sono le tecniche migliori per evitare, un domani, problemi e disagi causati da infiltrazioni.
Scopri di più sui sistemi di damp proofing, drenaggio, protezione meccanica e impermeabilizzazione di TeMa Building.
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Risanare le pareti con T-Kone Plaster
Il manifestarsi di umidità sui muri è da ricercare in diverse possibili cause. Tra le più comuni incontriamo l’assenza di sistemi di impermeabilizzazione nella parte esterna del muro, quella a contatto con il terreno di fondazione, l’assenza di un’efficiente protezione meccanica che provoca possibili danneggiamenti del sistema di impermeabilizzazione, o ancora, la presenza di aria satura di umidità per inadeguata ventilazione che entra in contatto con una muratura fredda e, quindi, non isolata termicamente.
Tutto ciò può provocare una serie di fenomeni tra i quali la comparsa di aree biancastre sui muri, più frequentemente conosciuta come “efflorescenza” e dovuta al deposito di sali, fino al distaccamento dell’intonaco superficiale.
Non sempre, però, si può intervenire con un risanamento delle pareti dall’esterno. Per risolvere questo problema di ambiente insalubre, attraverso un intervento dall’interno, TeMa Building propone T-Kone Plaster, una membrana bugnata che funge da intercapedine.
Con T-Kone Plaster si agisce dall’interno dell’abitazione creando una camera d’aria di 8 mm, pari a 5,4 litri/m², tra il muro originale e la nuova finitura. Questa, grazie alla sua rete, è rivestibile con un nuovo strato di intonaco, mentre col suo speciale profilo alla base è capace di contrastare l’umidità mediante una microventilazione.
Imputrescibile, atossica, resistente ad agenti atmosferici e funghi. T-Kone Plaster è una soluzione efficace e definitiva per il risanamento delle pareti.
Per conoscere meglio la nostra membrana bugnata T-Kone Plaster, ESPLORA IL SITO.
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