Rinforzo e stabilizzazione dei terreni per lo scavo di fondazioni con le geogriglie TeMa
Rinforzo basale dello strato fondazionale per la costruzione di manufatti rigidi in cemento armato su aree instabili: una sfida per gli ingegneri di tutto il mondo. I progettisti, infatti, si trovano ad affrontare il rischio di cedimenti differenziali negli strati di fondazione, con conseguenti fessurazioni nella struttura. Per questo, il materiale non compatto presente nell’area spesso deve essere scavato e trasportato fuori sito, mentre gli strati devono essere ricostruiti utilizzando materiali acquistati, che a volte possono essere costosi. Il piano di fondazione dovrà fornire la capacità portante richiesta, ma soprattutto eliminare il rischio di cedimenti differenziali.
Significativa l’esperienza TeMa a Katlehong, in Sudafrica, in un contesto costruttivo fortemente critico, trattandosi di una struttura di ritenzione idrica come un serbatoio municipale da 200 mila ettolitri.
Mediante l’introduzione di vari prodotti geosintetici in sostituzione di materiali da costruzione convenzionali, i costi iniziali ipotizzati sono stati particolarmente ridotti ed è stata migliora notevolmente l’efficienza strutturale su una progettazione estesa, prospettando una durata operativa allungata.
La soluzione TeMa in casi come questi: posizionamento di X-Grid PET-C-0 100/100 Biax – geogriglia di stabilizzazione biassiale realizzata per tessitura di poliestere ad alta tenacità e rivestita da uno strato protettivo polimerico – posizionata sull’intera superficie in strati ciclici, alternati con una miscela di riempimento. L’orientamento della geogriglia in ciascuno strato richiede di essere posata in modo da fornire la necessaria stabilità complessiva e la capacità portante alla fondazione della struttura, anticipando e annullando così gli eventuali effetti negativi di assestamenti differenziali.
L’utilizzo delle geogriglie TeMa Geo permette di prevedere lo spazio necessario ai servizi del sottosuolo associati alla struttura progettata e fornisce al progettista la possibilità di ottenere, rispetto all’uso di materiali naturali convenzionali, vantaggi significativi anche in termini di facilità di installazione, riducendo i tempi di costruzione.
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Il sistema per le strutture di sostegno in terra rinforzata
T-System è il sistema di TeMa Geo Solutions che include diversi componenti per il rinforzo, il controllo dell’erosione superficiale, il drenaggio e il contenimento per la realizzazione di strutture di sostegno in terra rinforzata: innovazione che TeMa ha esplorato fin dalla sua fondazione avvenuta 30 anni fa e che oggi è una delle esperienze più caratterizzanti. Vediamo di seguito in dettaglio.
Componenti per il rinforzo
A provvedere alla funzione di rinforzo ci sono le geogriglie X-Grid PET C di tipo knitted realizzate con fili di poliestere ad alta tenacità e rivestite da uno strato protettivo polimerico. Garantiscono una resistenza a trazione da 20 kN/m fino a 800 kN/m.
Componenti per il controllo erosione
Proteggono il terreno del fronte dell’opera da fenomeni erosivi, come vento e pioggia battente, fino alla formazione della vegetazione. TeMa Geo Solutions offre soluzioni naturali, a base di fibra di cellulosa come Ecovermat o di juta come Ecovernet, e sintetiche, in monofilamenti (K-Mat F), in polipropilene (K-Mat FA) o in fibra di vetro (K-Mat FG Green).
Componenti per il drenaggio
Per controllare i fenomeni di infiltrazione nel terreno di riempimento si impiegano dei geocompositi drenanti del tipo Q-Drain.
Componenti per il contenimento
A dare linearità alla facciata a vista ci sono i paramenti in rete metallica elettrosaldata con angolazioni che spaziano da 65° a 80°.
Consigli pratici
In cantiere
I componenti del sistema devono essere stoccati lontano dai mezzi d’opera e opportunamente protetti da polveri o residui di lavorazione.
Per evitare sormonti eccessivi e sprechi, le geogriglie X-Grid devono essere tagliate a misura con un supporto metallico adeguato dotato di cavalletti metallici sui quali montare un profilo circolare da inserire all’interno del rotolo.
I componenti per il controllo dell’erosione – biodegradabili e sintetici – vanno conservati in luoghi asciutti e isolati dal terreno naturale, per evitare difficoltà di stesura successiva.
I casseri metallici vanno stoccati lontano dalle aree di manovra dei mezzi e movimentati solo al momento dell’installazione.
In fase di montaggio è buona norma applicare dei profili in gomma o metallo sagomati a U, in modo da consentire il corretto risvolto delle geogriglie, evitando che si aggancino ai tiranti. (vedi foto)
Prescrizioni particolari
Sconsigliamo di impiegare materiale di riempimento limo-argilloso o, al limite, di utilizzarlo solo a seguito di miscelazione con materiale inerte.
TeMa Geo Solutions fornisce la gamma completa del sistema con le istruzioni di pratiche. Contattaci, ti forniremo case study e informazioni complete.
TeMa alla XII Conferenza Internazionale sui Geosintetici
Ci saremo anche noi alla 12° edizione della Conferenza Internazionale sui Geosintetici che si terrà a Roma presso l’auditorium Parco della Musica dal 17 al 21 settembre 2023 e che vedrà un nutrito programma di incontri tra professionisti (maggiori informazioni sugli appuntamenti qui).
Quattro giorni di incontri formativi e informativi sui geosintetici esplorati in tutte le sotto-tipologie: i geotessili tessuti e non tessuti, le geogriglie, le georeti, le geostuoie, i geocompositi drenanti e di rinforzo e le geomembrane.
L’utilizzo dei geosintetici trova sempre più applicazione e svolgono diverse funzioni (spesso in combinazione). In particolare:
- Drenaggio – geocompositi drenanti e georeti.
- Filtrazione e Separazione – geotessili tessuti e geotessili non tessuti.
- Rinforzo – geotessili tessuti e geogriglie.
- Salvaguardia delle impermeabilizzazioni – membrane bugnate con bugne troncoconiche o stellate.
- Antierosione – georeti, geostuoie, biotessili.
- Protezione meccanica – geotessili non tessuti, geotessili compositi.
- Applicazioni speciali – vari geosintetici realizzati su richiesta specifica.
I temi principali affrontati spazieranno tra i diversi campi di utilizzo, dalla progettazione antisismica ai rilevati stradali e ferroviari e, ancora, dal controllo erosione alle funzioni di filtrazione e drenaggio, fino all’analisi di casi pratici.
Il mondo della ricerca è in continua evoluzione e gli incontri in programma sono una grande opportunità per condividere le esperienze e i recenti sviluppi tecnici con ingegneri, geologi, consulenti, appaltatori e chiunque sia coinvolto nella ricerca e nell’utilizzo dei geosintetici.
Durante l’evento sarà possibile partecipare a conferenze tecniche, giroud lecture, special lectures e corsi brevi e visitare il padiglione espositivo dove incontrare le aziende produttrici.
L’esperienza trentennale di TeMa nell’utilizzo dei geosintetici
L’evento internazionale, che porta il titolo “Leading the way to a resilient planet”, rappresenta appieno l’obiettivo per il quale TeMa ha iniziato a produrre e sperimentare geosintetici fin dalla metà degli anni 90: la ricerca di tecnologie e dei materiali più adatti da applicare nella costruzione di edifici e opere geotecniche.
È stato un confronto continuo anche con l’aumentata sensibilità con le grandi tematiche ambientali. È ciò che ha permesso di allargare l’offerta commerciale e di espanderci in 80 Paesi nel mondo.
Oggi i prodotti a catalogo sono molti e rispondono a richieste specifiche per discariche, gallerie, rilevati stradali, argini e terre rinforzate, aumentando via via le prestazioni per il controllo dell’erosione superficiale, il drenaggio delle acque meteoriche e il rinforzo dei pendii erbosi.
Il mondo dei geosintetici è in forte evoluzione e i nostri investimenti sono ingenti, soprattutto nella ricerca, per poter fornire ai nostri clienti le migliori soluzioni, anche personalizzate, per i loro progetti. Insieme ai nostri partner condividiamo “l’urgenza” di perseguire il nostro ferreo ideale di attenzione all’ambiente e di tutela idrogeologica del territorio.
Ti aspettiamo a Roma dal 17 al 21 settembre 2023 allo Stand 22.
Nel frattempo puoi scoprire tutti i dettagli sull’evento qui.
Il rinforzo di pendii e scarpate
Pendii e scarpate possono essere adibiti a rilevati stradali o ferroviari, a rialzi di argini e golene, ma anche a vigneti, soprattutto in un territorio come l’Italia fra i più ricchi al mondo di paesaggi riconosciuti Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Molti di quei terrazzamenti rinverditi sono vere e proprie opere in terra rinforzata la cui stabilità è garantita da una tecnica costruttiva ben collaudata che pone in primo piano il rinforzo del versante.
Il rinforzo di pendii e scarpate per una maggiore stabilità
Le opere in terra rinforzata sono opere di sostegno che consentono di sorreggere pendii e scarpate, anche con pendenze elevate, senza l’uso di manufatti in calcestruzzo, che risulterebbero più invasivi dal punto di vista paesaggistico.
Il terreno, infatti, ha una naturale capacità di resistenza a compressione e, associato a griglie geositetiche (che hanno un’ottima capacità di resistenza a trazione), forma un sistema stabile, in quanto le caratteristiche intrinseche dei due elementi forniscono un composito maggiormente performante.
La struttura a maglie aperte consente alle geogriglie di rinforzo di sviluppare delle resistenze passive in corrispondenza degli elementi trasversali, oltre alla resistenza allo scorrimento del geosintetico rispetto al terreno. La gamma TeMa Geo Solutions è completa di geogriglie X-Grid nei suoi più svariati modelli da scegliere in base al progetto.
Come posizionare la geogriglia nella stratigrafia di un terreno?
Ogni pendio richiede una progettazione appropriata ed esperta. Va comunque premesso che, oltre alla necessità di rinforzare il rialzo in terra con le geogriglie, si deve garantire il controllo dell’erosione superficiale con le stuoie sintetiche o naturali e la sagomatura con i casseri in rete metallica elettrosaldata.
A ogni “blocco” di terreno sostenuto dai casseri va applicata la geogriglia X-Grid, posizionata tra il terreno di riempimento e la stuoia antierosione. Si deve prevedere un risvolto esterno alla casseratura per non più di 150 cm, installando i picchetti di irrigidimento della casseratura equidistanti circa 30 cm.
- Terreno di fondazione
- Casseri metallici
- Stuoia antierosione
- Geogriglia
- Terreno di riempimento
- Inerbimento del fronte
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Piste ciclopedonali: le soluzioni per renderle più sicure e più belle.
Giornate che si allungano, pomeriggi più miti, tanta voglia di stare all’aria aperta e magari di fare un po’ di attività fisica, ma anche raggiungere il posto di lavoro e la scuola o andare a trovare un amico… Sono tutti ottimi motivi per sfruttare, quando ci sono, le piste ciclopedonali, possibilmente lontano dal traffico cittadino.
I vantaggi della mobilità sostenibile
Si parla sempre più spesso di sostenibilità ambientale e dei benefici fisici e psicologici dell’attività fisica:
- Minor inquinamento atmosferico e acustico dovute al traffico.
- Riduzione dei costi di trasporto.
- Maggiore libertà di spostamento.
- Valorizzazione delle aree verdi in città.
- Miglioramento della qualità di vita grazie a un po’ di sport quotidiano.
TeMa Geo Solutions tra sicurezza e benefici urbani
Le strade “non attrezzate” possono essere pericolose per chi sceglie di spostarsi in bicicletta: per questo e per le ragioni ambientali le piste ciclopedonali sono la soluzione più adatta, entrando a far parte sempre di più dei piani di mobilità delle amministrazioni pubbliche locali.
TeMa Geo Solutions offre tutta la sua esperienza coniugando le opere in terra rinforzata e la loro caratteristica di essere “green”, con i percorsi ciclopedonali.
Si può realizzare un rilevato o un ampliamento stradale con i lati inclinati a 65°/70° grazie al sistema T-System (composto da casseri, geogriglia X-Grid PET e stuoia di controllo erosione frontale K-Mat FG Green) mettendo così in sicurezza la pista e lasciando rinverdire il pendio. Il rinverdimento svolge una funzione antierosiva naturale: per favorirla TeMa Geo Solutions consiglia l’applicazione di stuoie, naturali o sintetiche. Per stabilizzare il manufatto, il sistema T-System per le terre rinforzate adottato da TeMa prevede l’impiego delle geogriglie X-Grid PET.
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Tra opere in terra rinforzata e drenaggio
Per i lavori di ampliamento del centro commerciale Serravalle Retail Park in Piemonte abbiamo supportato l’impresa nella scelta delle soluzioni da adottare e assistito nelle verifiche.
L’area di circa 2.000 m2 ha richiesto alcuni interventi quanto a opere in terra rinforzata e drenaggio, in particolare ci siamo occupati delle opere propedeutiche per i lavori di ampliamento risalenti al 2016.
A sud-ovest del manufatto il terreno è stato messo in sicurezza e successivamente reintegrato le superfici di verde areale.
Vediamo più nello specifico come si è proceduto.
La natura dell’intervento
Per la messa in sicurezza del versante antistante al complesso, l’intervento prevedeva la realizzazione di opere in terra rinforzata in varie bancate, per la precisione 3 moduli di 6 m di altezza ciascuno.
Inoltre, per gestire le acque provenienti dal bacino idrogeografico posto a monte dell’area, si è provveduto a specifici interventi per il drenaggio superficiale.
La soluzione di TeMa Geo Solutions
Per l’opera in terra rinforzata i 3 moduli sono costruiti con lunghezze di ancoraggio di 7 m e resistenze da 110 kN/m date dalle geogriglie X-Grid PET PC 110.
Per quanto riguarda il drenaggio, invece, si è previsto l’utilizzo della Membrana Nera Geo, la membrana bugnata in HDPE da 8 mm accoppiata a TNT filtrante alla cui base si trova un tubo fessurato in PE.
Il sistema di drenaggio è stato installato anche in prossimità dei tatti orizzontali di ogni berma, al fine di evitare infiltrazioni future nell’opera rinforzata.
Le opere in terra rinforzata come barriere acustiche
Sentire per tutto il giorno il rumore del traffico fuori dalla finestra è irritante e distraente e, sul lungo termine, anche dannoso per la salute.
Per questo l’OMS e alcune leggi regolamentano l’adozione di sistemi per il risanamento acustico delle città: la Legge quadro 447 del 1995 per l’Italia e la direttiva europea sul rumore ambientale 49/2022. Infatti, se non è possibile agire sulla causa del rumore, la soluzione è quella di installare degli schermi protettivi. Possono essere di varia natura, ma in questo caso ci focalizziamo sulle opere in terra rinforzata che richiedono degli accorgimenti specifici di cui parliamo qui.
Ad esempio, la Pedemontana Veneta è una nuova arteria: quasi 100 Km. Quasi completamente in funzione nel Nord-Est del Veneto, l’asse principale di questa superstrada si mantiene in trincea profonda per attenuare al minimo l’impatto “territoriale” e ambientale sull’area circostante. Significa che ai lati “scorrono” lunghe superfici inclinate in terra rinforzata con 58,61 km di filari arborei e siepi e verde areale per 1.333.410 mq fra siepi campestri, boschetti, scarpate inerbite e prati alberati.
Un’attenzione al rumore con grande considerazione paesaggistica.
Come sono fatte le barriere acustiche in terra rinforzata?
In questo tipo di rilevati dalla tipica forma trapezoidale si utilizza terra che col tempo si ricoprirà di vegetazione. Ad aiutare il terreno, che già possiede una buona resistenza a compressione, vengono abbinati dei rinforzi geosintetici, le geogriglie. Queste vengono inserite orizzontalmente nel terreno e sviluppano attrito e tensione che stabilizzano l’opera, aumentandone la resistenza alla sollecitazione.
TeMa Geo Solutions ha nella sua gamma le geogriglie della serie X-Grid Pet PVC, con diversi valori di tenacità, adatte a ogni tipo di contesto.
Altro elemento da considerare è l’erosione superficiale del terreno: per contrastarla si applicano delle geostuoie sintetiche, anche con funzione pacciamante per favorire la crescita del manto erboso, o delle bioreti in fibre naturali.
Anche in questo caso, TeMa Geo Solutions offre una grande scelta che spazia da Ecovermat F Grass e Ecovernet FJ alla serie K-Mat.
Perché utilizzare una barriera vegetale come elemento acustico protettivo?
La barriera vegetale ha un’indiscussa capacità di limitare la propagazione delle onde sonore: una parte di esse viene assorbita, una parte riflessa e una parte deviata. Nel complesso, dunque, la quantità di onde sonore che arriva al ricevente è notevolmente ridotta e i rumori possono essere attenuati di diversi decibel.
I vantaggi di una barriera fonoassorbente in terra rinforzata
Creare delle opere in terra rinforzata ha i suoi notevoli vantaggi:
- il costo è ridotto perché spesso si può utilizzare terra presente in loco
- non sono necessarie particolari manutenzioni, se non la regolare tenuta in ordine.
- aiuta l’ambiente e si crea un’integrazione integra con esso: un elemento vegetale mitiga anche le emissioni dei veicoli assorbendo la CO2 e purificando l’aria.
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Nuove soluzioni nella costruzione e/o sistemazione delle strade
La sicurezza delle infrastrutture stradali è l’obiettivo primario e gli interventi di manutenzione – preventiva o straordinaria che sia – sono sistematici. I manti stradali sopportano carichi di traffico cospicui e cambiamenti atmosferici con escursioni termiche elevate. Si rende necessaria quindi una costante manutenzione per assicurare la regolarità della superficie e la stabilità degli elementi strutturali. Vediamo quali sono i principali fattori da considerare nella costruzione e sistemazione delle strade.
Controllo dell’erosione erosione superficiale
È principalmente dovuta ai cicli di gelo/disgelo che rendono il bitume meno elastico e quindi più facilmente soggetto a vuoti interni. Tali vuoti lasciano penetrare l’acqua negli strati sottostanti, erodendo gradualmente la struttura.
A ciò si sommano i grossi carichi di traffico, soprattutto se di mezzi pesanti, che causano una deformazione degli strati superficiali: la conseguenza è la penetrazione d’acqua che “ammorbidisce” la struttura rendendola meno resistente.
Il drenaggio anticapillare
Un concetto piuttosto complesso, ma molto sorvegliato in ambito edilizio, è quello della capillarità dell’acqua, ossia la capacità dei liquidi di muoversi in microspazi anche contro la forza di gravità. Aiutata dalle pressioni esercitate sugli strati più profondi, risale verso l’alto trascinando con sé le componenti più fini dei materiali, provocando fenomeni di deformazione.
Occorre, quindi, prevedere un geocomposito drenante, una membrana tridimensionale ottenuta dall’accoppiamento di due o più componenti sintetiche con la funzione di convogliare i fluidi verso l’esterno e impedirne la risalita.
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Rinforzo
A volte può essere necessario posizionare delle griglie di rinforzo, soprattutto in caso di pendenza più o meno accentuata che causerebbe uno scivolamento verso il basso di una banchina stradale.
Ovviamente la scelta del tipo di rinforzo più adatto, e quindi anche della posizione della geogriglia nella stratigrafia, dipende dalle problematiche da affrontare, tra le quali quella di rinforzare l’area superficiale per limitare la propagazione delle lesioni agli strati sottostanti, migliorare la capacità portante e ridurre le sollecitazioni trasmesse agli strati più profondi, oppure quella di provvedere ad assolvere la funzione di separazione (e di anticontaminante).
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Stabilizzazione
Durante gli interventi di costruzione e sistemazione delle strade può capitare di imbattersi in terreni più soffici, che possono manifestare fenomeni di instabilità o addirittura, nelle prime fasi de lavori, di collasso. Se anche non dovesse compromette la fattibilità dell’opera, questo comunque rischia di pregiudicare i requisiti minimi di sicurezza previsti per legge.
Anche in questo caso, i geosintetici sono la risposta al problema, perché assorbono le tensioni almeno fino al momento in cui l’opera raggiunge una sua stabilità strutturale.
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L’importanza delle geogriglie nelle opere in terra rinforzata
Negli ultimi anni le opere in terra rinforzata hanno riscosso particolare successo in ambito progettuale ricoprendo un ottimo valore funzionale ed estetico sia nell’edilizia residenziale sia in ambito pubblico.
Si tratta di interventi che ottengono i migliori risultati facendo “lavorare in sinergia” il terreno e i geosintetici, ognuno con delle caratteristiche proprie che assicurano nell’insieme la stabilità dell’opera.
È facile intuire l’alto valore ambientale di soluzioni di questo tipo, ma analizziamo meglio i due protagonisti delle terre rinforzate, capiamo come e perché lavorando insieme raggiungono, anche dal punto di vista estetico, incredibili risultati.
Cosa sono le opere in terra rinforzata
Si tratta di interventi strutturali in svariate pendenze e dimensioni con lo scopo di contenimento e/o stabilizzazione. Si riconoscono alcuni campi di applicazione principali:
- Rilevati stradali e ferroviari.
- Ripristino e consolidamento di un terreno franato in ambito stradale.
- Realizzazione di rampe di ascesa e discesa dai cavalcavia.
- Rialzi arginali di canali o fiumi.
- Barriere paramassi.
- Barriere antirumore in ambito stradale o ferroviario.
- Allargamento di parcheggi sopraelevati.
- Realizzazione terrazzamenti in terreni coltivati a vigneti.
- Consolidamento del terreno all’imboccatura dei tunnel.
A cosa servono le geogriglie nelle opere in terra rinforzata e perché sono spesso la soluzione vincente
Il terreno ha di per sé delle caratteristiche intrinseche di attrito e resistenza alla compressione, ma possiede una resistenza a trazione praticamente nulla. Questo non è sufficiente a garantire la stabilità della struttura.
Pendenze importanti, eventi atmosferici, vicinanza agli argini… possono erodere il terreno causando frane e cedimenti, quindi nelle opere in terra rinforzata al terreno si abbinano le geogriglie, strutture bidimensionali inserite orizzontalmente all’interno del terreno che si integrano con esso senza deformarsi. La loro struttura a maglia aperta sviluppa delle resistenze “passive” aumentando l’effetto stabilizzante.
Questo accoppiamento sfrutta le capacità delle due parti costruttive e rende tutta la struttura più performante.
Ovviamente per la fattibilità di opere di sostegno si devono tenere conto:
- delle caratteristiche intrinseche del terreno, quali la granulometria, lo stato di addensamento e le resistenze al taglio e il fenomeno della dilatanza;
- delle caratteristiche delle geogriglie stesse, come la resistenza a trazione e rigidezza, l’impiego di materie prime (polimeri) in grado di poter resistere anche in condizioni chimico-fisiche aggressive (attacchi degli agenti chimici, pH dei terreni…), la struttura geometrica adeguata.
Rinverdimenti
Alla fine ritornerà l’erba e non si vedrà nulla dell’opera: una struttura rinforzata davvero bella e naturale. Il rinverdimento che, oltre alla funzione estetica, ricopre anche un ruolo significativo nell’aiutare il terreno nella sua naturale funzione di attrito.
Scopri tutti i dettagli sui nostri prodotti qui.
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I geosintetici: impieghi e vantaggi
La nostra passione per il lavoro non si arresta, semplicemente continua in azienda un po’ più limitati e dalle scrivanie di casa. Di certo non ci vedete correre su e giù per i cantieri o uscire ed entrare dai nostri laboratori di ricerca, ma vi assicuriamo che lo stesso impegno e la medesima costanza viene messa nella produzione di geosintetici (che non ha subito alcun arresto), nell’elaborazione di nuovi progetti e nello sviluppo di idee che vedremo concretizzarsi presto, non appena tutto sarà finito.
In questo articolo parliamo di impieghi e vantaggi dei geosintetici.
TeMa e i geosintetici
TeMa Geo è la sezione TeMa nata quasi trent’anni fa con l’intento di studiare e approfondire il mondo dei geosintetici, e che tutt’ora fa. Con “geosintetici” intendiamo, in linea generale, tutte le categorie di manti sintetici che non solo vengono impiegati a contatto con la terra o altri materiali costruttivi, ma il cui utilizzo è apprezzato per diverse applicazioni edilizie. Il ruolo primario guadagnato in ambito edilizio è da ricercare nella loro semplicità d’uso a livello tecnico, il che fa sì che ingegneri e progettisti li prediligano ad altre tecniche.
I vantaggi dei geosintetici
Il vantaggio di optare per opzioni geosintetiche non risiede unicamente nel fatto che siano semplici da adoperare, ma coinvolge anche il lato economico dell’opera: sicuramente meno costosi, offrono eccellenti prestazioni che mantengono inalterate nel tempo. La loro flessibilità d’impiego, inoltre, li rende la soluzione ideale a diverse problematiche di cantiere.
Impiego dei geosintetici “sul campo”: il progetto Serravalle
Per essere più pratici, oggi vi raccontiamo dell’intervento che ci ha visti coinvolti in Piemonte nel 2016. Si trattava di un’opera di ampliamento per il Serravalle Retail Park. In via propedeutica ai lavori si era resa necessaria la messa in sicurezza del versante antistante il nuovo complesso. Per procedere abbiamo dovuto predisporre diverse opere in terra rinforzata, distinguendole in bancate, e risolvere i problemi di drenaggio superficiale per la gestione delle acque, il cui bacino idrografico si trovava a monte dell’area.
Per un’azione di questo calibro abbiamo impiegato come elemento strutturale delle geogriglie appartenenti alla famiglia delle XGrid PET-PVC. Inoltre, per evitare infiltrazioni future, all’interno delle opere rinforzate sono stati installati elementi drenanti in prossimità dei tratti orizzontali di ciascuna berma. Questo è solo uno dei nostri prodotti, nonché uno dei tanti campi applicativi esplorati da TeMa.
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