Il sistema per le strutture di sostegno in terra rinforzata
T-System è il sistema di TeMa Geo Solutions che include diversi componenti per il rinforzo, il controllo dell’erosione superficiale, il drenaggio e il contenimento per la realizzazione di strutture di sostegno in terra rinforzata: innovazione che TeMa ha esplorato fin dalla sua fondazione avvenuta 30 anni fa e che oggi è una delle esperienze più caratterizzanti. Vediamo di seguito in dettaglio.
Componenti per il rinforzo
A provvedere alla funzione di rinforzo ci sono le geogriglie X-Grid PET C di tipo knitted realizzate con fili di poliestere ad alta tenacità e rivestite da uno strato protettivo polimerico. Garantiscono una resistenza a trazione da 20 kN/m fino a 800 kN/m.
Componenti per il controllo erosione
Proteggono il terreno del fronte dell’opera da fenomeni erosivi, come vento e pioggia battente, fino alla formazione della vegetazione. TeMa Geo Solutions offre soluzioni naturali, a base di fibra di cellulosa come Ecovermat o di juta come Ecovernet, e sintetiche, in monofilamenti (K-Mat F), in polipropilene (K-Mat FA) o in fibra di vetro (K-Mat FG Green).
Componenti per il drenaggio
Per controllare i fenomeni di infiltrazione nel terreno di riempimento si impiegano dei geocompositi drenanti del tipo Q-Drain.
Componenti per il contenimento
A dare linearità alla facciata a vista ci sono i paramenti in rete metallica elettrosaldata con angolazioni che spaziano da 65° a 80°.
Consigli pratici
In cantiere
I componenti del sistema devono essere stoccati lontano dai mezzi d’opera e opportunamente protetti da polveri o residui di lavorazione.
Per evitare sormonti eccessivi e sprechi, le geogriglie X-Grid devono essere tagliate a misura con un supporto metallico adeguato dotato di cavalletti metallici sui quali montare un profilo circolare da inserire all’interno del rotolo.
I componenti per il controllo dell’erosione – biodegradabili e sintetici – vanno conservati in luoghi asciutti e isolati dal terreno naturale, per evitare difficoltà di stesura successiva.
I casseri metallici vanno stoccati lontano dalle aree di manovra dei mezzi e movimentati solo al momento dell’installazione.
In fase di montaggio è buona norma applicare dei profili in gomma o metallo sagomati a U, in modo da consentire il corretto risvolto delle geogriglie, evitando che si aggancino ai tiranti. (vedi foto)
Prescrizioni particolari
Sconsigliamo di impiegare materiale di riempimento limo-argilloso o, al limite, di utilizzarlo solo a seguito di miscelazione con materiale inerte.
TeMa Geo Solutions fornisce la gamma completa del sistema con le istruzioni di pratiche. Contattaci, ti forniremo case study e informazioni complete.
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Superfici a verde e verde pensile tra benefici e accorgimenti tecnici
Negli ultimi anni il tema del “green” ha preso sempre più piede e include soluzioni semplici e convenienti, adottabili da chiunque abbia una copertura. Stiamo parlando del verde pensile e, più in generale, delle coperture a verde, che oltre agli indubbi benefici ambientali sono il perfetto luogo adatto al relax in famiglia o agli aperitivi estivi con gli amici. Le superfici a verde, o giardini pensili, hanno origini antichissime e vengono oggi realizzati in estrema sicurezza, anche di durata, con ottimi prodotti per migliori vantaggi.
Vediamo tutto nel dettaglio.
I vantaggi delle superfici a verde
Per l’ambiente
Piante ed erba svolgono naturalmente la funzione di assorbire CO2 e rilasciare ossigeno, oltre a filtrare le particelle sottili. In più, mitigano il microclima urbano abbassando le temperature di parecchi gradi centigradi e riducono l’elettrosmog causato da qualsiasi dispositivo elettronico.
Attutiscono il rumore e, se ben progettate, assorbono e contengono i primi scrosci improvvisi di piogge abbondanti.
Un insieme di progressi sostenibili per il benessere urbano, migliorando la qualità dell’aria con meno smog e polveri.
Per il benessere abitativo
La vegetazione funge anche da naturale isolante termico – vantaggio non da poco con le crisi energetiche degli ultimi mesi – e da isolante acustico nelle camere mansardate. Inoltre, protegge efficacemente la copertura contro i raggi UV, contro lo stress meccanico e contro le variazioni giornaliere di temperatura, aumentando la durata media dello strato dell’impermeabilizzazione.
Per finire, realizzare un giardino su una copertura aumenta il valore dell’immobile.
Da un punto di vista tecnico
La stratigrafia di una copertura verde si compone, tra le altre cose, di geosintetici più performanti dei sistemi tradizionali quanto a drenaggio, protezione meccanica dell’impermeabilizzazione e filtrazione. I prodotti utilizzati sono più leggeri e poco ingombranti, facilmente trasportabili e veloci da posare.
Le funzioni da assolvere nelle superfici a verde e verde pensile
Ritroviamo 4 funzioni principali:
- Accumulo (delle acque meteoriche trattenute per l’irrigazione fino a quando necessarie) e drenaggio (di quelle in eccesso). Per questa funzione combinata ci sono le membrane bugnate in HDPE da 20mm T-Kone H XL e T-Kone H XL S.
- Controllo dell’erosione superficiale dovuta ad agenti atmosferici. Per questa funzione esistono le biostuoie T-Juta 500 e la geostuoia sintetica T-Mat.
- Drenaggio. Qui c’è T-Mix Drain 20 SS, la geostuoia cuspidata accoppiata a 2 geotessuti.
- Protezione meccanica dell’impermeabilizzazione. I geotessili della gamma Tematex NW PET, bianchi e neri, sono i prodotti giusti.
Un supporto economico alla spesa della realizzazione della copertura verde
Il Bonus Verde, facente parte della Legge di Bilancio, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024 e garantisce fino al 36% di detrazione. Qui trovi maggiori informazioni.
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Piste ciclopedonali: le soluzioni per renderle più sicure e più belle.
Giornate che si allungano, pomeriggi più miti, tanta voglia di stare all’aria aperta e magari di fare un po’ di attività fisica, ma anche raggiungere il posto di lavoro e la scuola o andare a trovare un amico… Sono tutti ottimi motivi per sfruttare, quando ci sono, le piste ciclopedonali, possibilmente lontano dal traffico cittadino.
I vantaggi della mobilità sostenibile
Si parla sempre più spesso di sostenibilità ambientale e dei benefici fisici e psicologici dell’attività fisica:
- Minor inquinamento atmosferico e acustico dovute al traffico.
- Riduzione dei costi di trasporto.
- Maggiore libertà di spostamento.
- Valorizzazione delle aree verdi in città.
- Miglioramento della qualità di vita grazie a un po’ di sport quotidiano.
TeMa Geo Solutions tra sicurezza e benefici urbani
Le strade “non attrezzate” possono essere pericolose per chi sceglie di spostarsi in bicicletta: per questo e per le ragioni ambientali le piste ciclopedonali sono la soluzione più adatta, entrando a far parte sempre di più dei piani di mobilità delle amministrazioni pubbliche locali.
TeMa Geo Solutions offre tutta la sua esperienza coniugando le opere in terra rinforzata e la loro caratteristica di essere “green”, con i percorsi ciclopedonali.
Si può realizzare un rilevato o un ampliamento stradale con i lati inclinati a 65°/70° grazie al sistema T-System (composto da casseri, geogriglia X-Grid PET e stuoia di controllo erosione frontale K-Mat FG Green) mettendo così in sicurezza la pista e lasciando rinverdire il pendio. Il rinverdimento svolge una funzione antierosiva naturale: per favorirla TeMa Geo Solutions consiglia l’applicazione di stuoie, naturali o sintetiche. Per stabilizzare il manufatto, il sistema T-System per le terre rinforzate adottato da TeMa prevede l’impiego delle geogriglie X-Grid PET.
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Il controllo dell’erosione superficiale con biostuoie e geostuoie
L’erosione superficiale del suolo è un fenomeno naturale pressoché inevitabile che negli ultimi anni preoccupa maggiormente a seguito dell’inasprirsi della situazione climatica – in Italia da gennaio a luglio 2022 si sono registrati 132 eventi climatici estremi, numero più alto della media annua dell’ultimo decennio – alternati a lunghi periodi di siccità.
Venti forti, piogge battenti, grandine, ruscellamenti tendono ad asportare lo strato superficiale dei terreni esposti, spesso anche materia organica ed eventuali semine. Un cambiamento climatico che favorisce l’erosione fino a renderla, oltre che inevitabile, pericolosa, se non controllata.
Le modalità per contrastare o mitigare il fenomeno sono indispensabili: il suolo ci fornisce cibo, biomassa e materie prime; è lo spazio dove si svolgono le attività umane, oltre a essere un elemento del paesaggio e del nostro patrimonio culturale.
In quali opere avviene maggiore erosione superficiale?
Tra le aree di applicazione maggiormente colpite dall’azione erosiva del clima troviamo:
- pareti e fianchi di discariche e siti contaminati, inerbiti anche per un’apprezzabile miglioria estetica
- opere in terra rinforzata, nello specifico il terrazzamento di un vigneto e il rialzo arginale di canali o fiumi
- rampe di ascesa/discesa dai cavalcavia, imboccature dei tunnel e barriere antirumore in ambito stradale e ferrovie
- pendii asciutti e rocciosi, di qualsiasi inclinazione, che disegnano l’orografia del nostro Paese.
Le conseguenze dell’erosione superficiale
L’asportazione incontrollata della coltre superficiale e il mancato attecchimento della vegetazione implica un “assottigliamento” del terreno e un rischio di stabilità delle aree in pendenza.
Come agire per prevenire l’erosione superficiale?
È doveroso premettere che è necessaria una valutazione caso per caso, che tenga conto delle molteplici variabili come la natura e l’uniformità del terreno, la pendenza delle scarpate, il tipo di pendio (asciutto o roccioso) e le condizioni climatiche della zona di intervento.
In linea generale la vegetazione, qualsiasi tipo sia, ha una naturale capacità di proteggere i terreni dall’erosione. Per questo, la strada migliore da intraprendere è quella di favorire velocemente l’inerbimento e quindi agire con stuoie biodegradabili in juta, paglia, cocco e fibra di cellulosa, anche preseminate.
TeMa Geo Solutions consiglia biostuoie come Ecovermat, Ecovermat P e PC ed Ecovernet.
In alternativa o in combinazione a queste si possono utilizzare delle geostuoie sintetiche, realizzate principalmente in monofilamenti polimerici.
Una volta posate vengono ricoperte da un altro strato di terreno: in questo modo le radici della vegetazione che crescerà si aggroviglieranno alla geostuoia creando un sistema di protezione dall’erosione pressoché definitivo.
Anche in questo caso, TeMa Geo Solutions consente una vasta gamma di geostuoie tra cui scegliere.
Dubbi su cosa scegliere? Ti aiutiamo noi. CONTATTACI!
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Le opere in terra rinforzata come barriere acustiche
Sentire per tutto il giorno il rumore del traffico fuori dalla finestra è irritante e distraente e, sul lungo termine, anche dannoso per la salute.
Per questo l’OMS e alcune leggi regolamentano l’adozione di sistemi per il risanamento acustico delle città: la Legge quadro 447 del 1995 per l’Italia e la direttiva europea sul rumore ambientale 49/2022. Infatti, se non è possibile agire sulla causa del rumore, la soluzione è quella di installare degli schermi protettivi. Possono essere di varia natura, ma in questo caso ci focalizziamo sulle opere in terra rinforzata che richiedono degli accorgimenti specifici di cui parliamo qui.
Ad esempio, la Pedemontana Veneta è una nuova arteria: quasi 100 Km. Quasi completamente in funzione nel Nord-Est del Veneto, l’asse principale di questa superstrada si mantiene in trincea profonda per attenuare al minimo l’impatto “territoriale” e ambientale sull’area circostante. Significa che ai lati “scorrono” lunghe superfici inclinate in terra rinforzata con 58,61 km di filari arborei e siepi e verde areale per 1.333.410 mq fra siepi campestri, boschetti, scarpate inerbite e prati alberati.
Un’attenzione al rumore con grande considerazione paesaggistica.
Come sono fatte le barriere acustiche in terra rinforzata?
In questo tipo di rilevati dalla tipica forma trapezoidale si utilizza terra che col tempo si ricoprirà di vegetazione. Ad aiutare il terreno, che già possiede una buona resistenza a compressione, vengono abbinati dei rinforzi geosintetici, le geogriglie. Queste vengono inserite orizzontalmente nel terreno e sviluppano attrito e tensione che stabilizzano l’opera, aumentandone la resistenza alla sollecitazione.
TeMa Geo Solutions ha nella sua gamma le geogriglie della serie X-Grid Pet PVC, con diversi valori di tenacità, adatte a ogni tipo di contesto.
Altro elemento da considerare è l’erosione superficiale del terreno: per contrastarla si applicano delle geostuoie sintetiche, anche con funzione pacciamante per favorire la crescita del manto erboso, o delle bioreti in fibre naturali.
Anche in questo caso, TeMa Geo Solutions offre una grande scelta che spazia da Ecovermat F Grass e Ecovernet FJ alla serie K-Mat.
Perché utilizzare una barriera vegetale come elemento acustico protettivo?
La barriera vegetale ha un’indiscussa capacità di limitare la propagazione delle onde sonore: una parte di esse viene assorbita, una parte riflessa e una parte deviata. Nel complesso, dunque, la quantità di onde sonore che arriva al ricevente è notevolmente ridotta e i rumori possono essere attenuati di diversi decibel.
I vantaggi di una barriera fonoassorbente in terra rinforzata
Creare delle opere in terra rinforzata ha i suoi notevoli vantaggi:
- il costo è ridotto perché spesso si può utilizzare terra presente in loco
- non sono necessarie particolari manutenzioni, se non la regolare tenuta in ordine.
- aiuta l’ambiente e si crea un’integrazione integra con esso: un elemento vegetale mitiga anche le emissioni dei veicoli assorbendo la CO2 e purificando l’aria.
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La tutela del paesaggio vitivinicolo: tecnologie testate… lievi sul campo
La foto richiama un racconto aulico: “Inizia l’autunno e con esso le prime piogge, le giornate si accorciano, le temperature iniziano ad abbassarsi e soprattutto…È TEMPO DI VENDEMMIA!”. Un luogo in cui la tutela del paesaggio vitivinicolo
Siamo in Veneto orientale, le colline del Prosecco hanno dato il meglio di sé anche quest’anno e i grandi rimorchi d’uva continuano la loro sfilata verso le cantine, ma quella di quest’anno è una vendemmia che ha vissuto un andamento parecchio incerto del meteo: gelate in primavera inoltrata, piogge persistenti mescolate a siccità con forti temporali e grandinate in estate.
Non sono condizioni che aiutano i terreni che rischiano frane, cedimenti ed erosioni. Ma se si applicano le moderne tecnologie e i materiali di TeMa Geo Solutions espressamente progettati si può tutelare l’integrità del territorio e lo si può fare anche in modo sostenibile.
Vicino a noi, a pochi chilometri dalla sede centrale, le colline del prosecco sono in gran parte Patrimonio dell’Umanità UNESCO, quindi gli interventi posso solo essere solo ricostruttivi, di difesa dello status quo e assolutamente non invasivi: “delicati” per l’ambiente.
I prodotti TeMa Geo per la tutela del paesaggio vitivinicolo
Per questo TeMa Geo Solutions ha pensato a soluzioni performanti per controllare l’erosione naturale del terreno, rinforzare i pendii e drenare l’acqua con:
- le biostuoie in fibra di juta 100% naturali e biodegradabili come Ecovernet® J500 XL ed Ecovermat P Grass che garantiscono una protezione dall’asportazione del terreno da parte di agenti atmosferici e favoriscono il rinverdimento;
- la geostuoia sintetica antierosione K-Mat F;
- le geogriglie di rinforzo come X-Grid PET PVC che sopportano importanti livelli di sollecitazioni;
- il geocomposito drenante Speedrain, che smaltisce l’acqua dal terreno circostante stabilizzando eventuali frane superficiali.
Se desideri ricevere informazioni in merito, CONTATTACI. Oppure scarica il nuovo Catalogo VIGNETI direttamente dal sito.
Le biostuoie per il controllo dell’erosione superficiale
Sponde e pendii vengono spesso colpiti da fenomeni di erosione o dilavamento. Il ruolo di TeMa Geo Solutions in queste situazioni è quello di ricostruirli attraverso interventi rispettosi del territorio. I nostri prodotti uniti a un’attenta analisi del terreno e pianificazione dei lavori ci permettono di intervenire senza opere troppo invasive, nel rispetto del panorama ambientale in cui ci troviamo a intervenire. Vediamo le biostuoie per il controllo dell’erosione.
Le biostuoie antierosione
Ecovernet e Ecovermat sono prodotti sviluppati dai nostri laboratori per il controllo dell’erosione superficiale, fenomeno che, a seconda della morfologia del terreno e dell’esposizione del versante roccioso, può richiedere l’impiego di rinforzi, specie finché l’inerbimento non ha raggiunto stabilità e consistenza.
Il vantaggio di utilizzare una stuoia come questa è proprio quello di fornire una protezione all’asportazione del suolo da parte di agenti atmosferici, con lo scopo ultimo della formazione naturale della vegetazione. La vegetazione, infatti, grazie alle radici esercita di per sé una naturale funzione antierosiva. Le biostuoie in fibre naturali – in juta nel caso di Ecovernet; paglia e cocco per Ecovermat – sono biodegradabili e possono essere anche pre-seminate per garantire un rinverdimento più rapido.
Ulteriori vantaggi delle biostuoie antierosione
Tra i vantaggi che offrono, oltre a quelli già evidenziati, è doveroso ricordare quelli legati ai costi d’opera. Materiali leggeri e ingombri ridotti consentono l’abbattimento delle spese di trasporto con una conseguente riduzione dell’inquinamento, altro punto a favore non da poco. Si riducono, così, le emissioni di CO₂ nell’aria mentre si tutela il nostro patrimonio ambientale.
Per ulteriori informazioni, visita il sito e scopri le nostre biostuoie per il controllo dell’erosione.
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… Oggi c’è qualche albero in più
Il 2020 è stato dichiarato l’anno della sostenibilità. I primi grandi progetti riguarderanno, a livello mondiale, la crescita dell’eolico offshore quale fonte globale di energia e un’accelerazione della produzione di veicoli elettrici nelle grandi case automobilistiche, quali alternativa ai veicoli con motore a combustione. Anche noi, nel nostro piccolo, apportiamo un contributo alla causa con un’attenzione particolare allo sviluppo ecosostenibile.
BIOSTUOIE IN FIBRE NATURALI
Ne sono un esempio le soluzioni degradabili che offriamo in materia di rinforzo dei pendii rocciosi. Questi, in base alle condizioni morfologiche e di esposizione del versante, necessitano di rinforzi che possono essere sintetici oppure di origine naturale. Ecovernet e Ecovermat fanno parte di quest’ultima categoria. La prima è una biostuoia in fibre naturali tipo juta, mentre la seconda è una biostuoia in fibre naturali come paglia e cocco. Il vantaggio di utilizzare rinforzi di questa seconda tipologia è duplice: da un lato si fornisce protezione al suolo contro agenti atmosferici, dall’altro si stimola la formazione di vegetazione, la quale detiene una naturale funzione antierosiva.
GEOCOMPOSITI DRENANTI
La possibilità di realizzare interventi di ingegneria agraria avvalendosi di materiali nuovi oggi risulta determinante per uno sviluppo sostenibile: interventi di drenaggio delle acque sono resi possibili senza l’impiego di grandi quantità di inerti provenienti da cave e trasportati su ruota, grazie ai geocompositi drenanti. Questi nuovi materiali si distinguono per leggerezza, ingombro ridotto e minima incidenza sui costi dell’opera dovuti ai trasporti, con una conseguente e drastica riduzione di emissione di CO2. Pensate solamente al fatto che nella realizzazione di un impianto sportivo occorrono, a grandi linee, circa 200 camion per il trasporto senza pensare agli scavi che il procacciamento di ghiaia porta con sé. Provate a immaginare quanti quintali di anidride carbonica abbiamo risparmiato al nostro pianeta!
L’ecosostenibilità e la salvaguardia ambientale sono, come potrete capire, valori ai quali siamo saldamente ancorati e non semplici slogan. Non a caso la holding IWIS, della quale facciamo parte, ha investito le proprie risorse nella realizzazione di impianti produttivi attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative, capaci di tutelare il suolo, l’aria e l’acqua, beni preziosi per l’intera umanità. Tra questi, sono ben 4 gli impianti specifici destinati al riciclaggio delle materie plastiche.
Una storia di tutela territoriale e di responsabilità ambientale. La nostra.
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