Ambiente, clima, energia, pianificazione territoriale, prevenzione dai rischi naturali, ricerca e gestione del patrimonio idrico sono l’oggi che ricercatori e progettisti devono affrontare in relazione ad opere ambientali. Sono cioè tutte “parole d’ordine” della geotecnica moderna che richiedono conoscenze specifiche e uso di materiali idonei, con la consapevolezza che la ricerca delle soluzioni è in continua evoluzione. Con un approccio proattivo che mette a disposizione applicazioni geotecniche per la difesa del suolo e competenze per contribuire alla gestione sostenibile dei processi, oggi si possono realizzare le opere necessarie mettendo in sicurezza il territorio e armonizzando il paesaggio.
Le acque superficiali modellano il suolo – oggi più di ieri, visto l’accentuarsi di fenomeni estremi – e oggi si è sviluppata la consapevolezza che le risorse “naturali” di cui disponiamo sono in grado di contenere gli effetti di dilavamento e ruscellamento. Nei pendii asciutti, per esempio, l’erosione del suolo si manifesta come il processo di rimozione del materiale che lo compone attraverso azioni meccaniche e chimiche di acqua e vento. Dal punto di vista tecnico/scientifico, viene effettuata un’ulteriore distinzione: oltre al concetto di erosione del suolo (soil erosion), si aggiungono quelli di perdita di suolo (soil loss) e di produzione di sedimenti (sediment yield).
L’effetto degli agenti atmosferici sul suolo, dunque, è un fenomeno da anticipare e controllare; leggendo in superficie, le cause non sempre si intuiscono, ma il Geologo – dopo i necessari approfondimenti – evidenzierà i problemi e suggerirà le soluzioni.
I principali fenomeni legati alla riduzione del suolo sono:
- lo spessore del terreno coltivabile, che include sostanze organiche, acqua, sali minerali e particelle fini, diminuisce localmente: nel giro di poche generazioni, un terreno fertile può diventare arido
- l’erosione superficiale accelerata e non controllata può causare frane su pendii ripidi, aumentando lo sgretolamento e ampliandone la portata e l’intensità fino a distruggere la copertura vegetale di un intero versante
- il materiale eroso viene trasportato a valle, riducendo la capacità dei corsi d’acqua e aumentando così il rischio di inondazioni
- la sedimentazione del materiale eroso che va a finire nei canali irrigui ne diminuisce l’efficienza e la durata operativa
- il materiale eroso, spesso carico di sostanze chimiche derivanti dalle pratiche agricole come fertilizzanti e insetticidi, invece di essere assorbito dal terreno, si concentra nei corsi d’acqua, diffondendo l’inquinamento su un’area più vasta.
La nuova concezione della progettazione – dettata da precise scelte di carattere ambientale – è un’indubbia portatrice di sostenibilità. In quest’ottica, nel contesto dei pendii asciutti, un terreno “aiutato” da prodotti adeguati per favorire la ri-vegetazione, nel tempo diventa una “barriera” molto forte alle intemperie.
Osservando le scarpate inerbite che bordano le grandi arterie stradali o ferroviarie, possiamo renderci conto dell’esigenza – soddisfatta – di salvaguardare la sicurezza delle infrastrutture rispetto a problemi di scivolamento di terreno superficiale. Si tratta di scarpate artificiali, create per necessità tecniche, pertanto priva di vegetazione al momento della loro realizzazione, ed esposte quindi alle azioni di impatto e trasporto di terreno da parte delle acque meteoriche. Garantirne l’inerbimento, aumenta quindi il grado di sicurezza, mitiga l’impatto visivo e, ultimo ma non ultimo, rispetta la diversità biologica che viene preservata.
I nuovi materiali TeMa Geo Solutions rendono possibili questo tipo di soluzioni. Per favorire l’attecchimento della vegetazione, TeMa ha studiato le geostuoie sintetiche K-MAT e le biostuoie in fibre naturali (paglia, cocco e juta) ECOVERMAT ed ECOVERNET, oltre alle geostuoie della serie X-GRID PET-C AM che svolgono anche un’utile funzione di rinforzo del pendio.
TeMa è un’azienda italiana nata nel 1993 che ha maturato l’esperienza in 4 continenti con prodotti per il mondo geotecnico che raccolgono la fiducia di progettisti e imprese. Più di trent’anni di soluzioni geotecniche che “coaudiuvano” il terreno nelle sue stesse capacità di controllo dell’erosione e di stabilizzazione, con un vantaggio ambientale evidente.