Il primo stralcio del programma di ripristino delle strade colpite dal sisma prevede 497 interventi prioritari su 124 strade, con un importo complessivo stanziato di 474 milioni di euro.
Se rispettate le anticipazioni, l’Anas, in qualità di soggetto attuatore, dovrebbe aver svolto procedure di affidamento dei lavori entro il mese di maggio per 40 milioni di euro, ed entro quello di giugno per 100 milioni, portando nei prossimi giorni la cantierizzazione sulle strade a 40 milioni di interventi operativi. Come ha detto l’Anas, non è stato possibile intervenire prima sui lavori perchè tutti gli interventi abbisognano di rilievi e fase di progettazione complessa, visti i danni.
Il Piano Sisma aveva individuato tre priorità d’intervento: la Strada statale 685 “delle Tre Valli Umbre”, gravemente compromessa dalla forte scossa del 30 ottobre, la Strada regionale 209 “Valnerina”, coinvolta da una grave frana di circa 60 mila metri cubi che ha deviato il corso del fiume Nera, e infine la viabilità di accesso a Castelluccio di Norcia, con la messa in sicurezza del fondo e dei fronti rocciosi. Attualmente sappiamo della pubblicazione di cinque gare operanti in queste località, per un valore complessivo di 16,6 milioni di euro.
Il Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea
Nel frattempo è in via di concretizzazione l’attuazione del Fondo di Solidarietà della UE da 1,2 miliardi di Euro, che sosterrà la ricostruzione e la ripresa delle attività economiche colpite dal sisma. L’oggetto di utilizzo di tali fondi è per gli alloggi temporanei, e per le operazioni di risanamento e le misure di protezione del patrimonio pubblico culturale. Si attende solo l’approvazione da parte del Parlamento Europeo e poi del Consiglio. È già stata stanziata a fine 2016 una prima tranche di aiuti per il valore di 30 milioni di Euro.
L’accordo da 5 miliardi della BEI
La BEI – Banca Europea degli Investimenti e la Cassa Depositi e Prestiti hanno intanto siglato l’accordo per erogare il primo dei cinque miliardi stanziati per la ricostruzione di case ed imprese danneggiate dal sisma. Verranno recuperate e messe in sicurezza oltre le abitazioni anche le strutture produttive quali magazzini, capannoni, beni strumentali, scorte e simili. Il secondo miliardo in vista sarà destinato invece alla ricostruzione di edifici pubblici quali scuole ospedali, tribunali ed uffici amministrativi.
La veicolazione delle risorse avverrà attraverso sistema bancario, le quali, una volta ricevuta la certificazione del danno e la richiesta d’intervento, erogheranno le cifre necessarie direttamente ai professionisti e alle ditte incaricate di progettare e realizzare le opere. L’accordo tra Stato e Banche si basa sulla riscossione del prestito come credito d’imposta a canone venticinquennale, reso sostenibile grazie ai bassi tassi praticati dalla BEI.