Non si può andare in su? Conquistiamo spazio in giù!
Oggi ci sono soluzioni che consentono di realizzare piani interrati perfettamente vivibili e confortevoli.
Anche scantinati esistenti, poco usati, possono essere recuperati, certo, ma è necessario avere qualche accorgimento costruttivo per assicurare la salute dell’edificio e la salubrità degli ambienti.
Vediamo perciò a cosa bisogna prestare maggiore attenzione.
Umidità e infiltrazioni nei piani interrati
I piani interrati sono a diretto contatto con il terreno sia nel pavimento sia nei muri verticali.
L’acqua proveniente da eventi meteorici o dall’umidità propria del terreno può penetrare il calcestruzzo e far insorgere macchie e muffa che tenderanno a scrostare il muro. I danni estetici sono gravi quanto i danni strutturali: la muffa è tutt’altro che salutare!
Diventa necessario, quindi, prevedere una barriera di separazione fra la struttura e il terreno che assolva alla funzione di damp-proofing, ossia di controllo dell’umidità in assenza di pressione idrostatica (clicca qui per approfondire).
TeMa Building Solutions propone T-Bentostop nella versione F e F XL, un geocomposito che si aggancia al calcestruzzo composto da bentonite sodica naturale con la funzione di impermeabilizzazione, e T-Kone, la membrana bugnata in HDPE disponibile in più varianti.
Drenaggio nei piani interrati
Nel terreno, anche in prossimità delle strutture, può scorrere acqua di falda o dispersa che aumenta il carico sui muri. Diventa, quindi, fondamentale provvedere a drenarla e impedirne l’ingresso riducendo la pressione idrostatica esercitata sulle superfici: le membrane bugnate T-Kone G Drain e T-Net Drain e i geocompositi drenanti della serie T-Mix Drain assolvono questa funzione mantenendo i muri asciutti.
Protezione meccanica dell’impermeabilizzazione nei piani interrati
I muri verticali dei locali interrati devono tollerare grossi carichi esercitati dal terreno ed è fondamentale provvedere sistemi in grado di proteggere lo strato impermeabile affinché sia garantita la sicurezza e la durabilità dell’edificio.
La serie T-Kone, T-Kone Star e TMD (anche nella versione Plus) sono membrane bugnate specificatamente pensate per le fondazioni e le opere interrate: l’elevata capacità di carico che possono tollerare le rendono adatte ad applicazioni di questo tipo.
Aerazione nei piani interrati
Al fine di mantenere la muratura asciutta e consentire un continuo e importante riciclo d’aria, si possono applicare le membrane bugnate con le bugne rivolte verso l’interno. In questo modo, la loro forma rialzata crea di canali di aerazione tramite i quali il muro può letteralmente “respirare”.
Soluzioni per piani interrati: idee per rinnovare il tuo seminterrato
È stato stimato che il valore dell’immobile aumenti di circa un terzo se si possiede un piano interrato ben progettato. Un locale in più è sempre molto utile e la destinazione d’uso può essere molto soggettiva.
Si può optare per uno studio in cui lavorare in smart working, una spaziosa lavanderia in cui poter stendere i panni, una sala giochi per i bambini, una zona relax, una sala prove per i provetti musicisti di casa, o ancora per uno spazio disimpegnato in cui accogliere gli amici, una cantina in cui conservare le migliori bottiglie con area degustazione, una palestra o una personale sala cinema.
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L’importanza delle geogriglie nelle opere in terra rinforzata
Negli ultimi anni le opere in terra rinforzata hanno riscosso particolare successo in ambito progettuale ricoprendo un ottimo valore funzionale ed estetico sia nell’edilizia residenziale sia in ambito pubblico.
Si tratta di interventi che ottengono i migliori risultati facendo “lavorare in sinergia” il terreno e i geosintetici, ognuno con delle caratteristiche proprie che assicurano nell’insieme la stabilità dell’opera.
È facile intuire l’alto valore ambientale di soluzioni di questo tipo, ma analizziamo meglio i due protagonisti delle terre rinforzate, capiamo come e perché lavorando insieme raggiungono, anche dal punto di vista estetico, incredibili risultati.
Cosa sono le opere in terra rinforzata
Si tratta di interventi strutturali in svariate pendenze e dimensioni con lo scopo di contenimento e/o stabilizzazione. Si riconoscono alcuni campi di applicazione principali:
- Rilevati stradali e ferroviari.
- Ripristino e consolidamento di un terreno franato in ambito stradale.
- Realizzazione di rampe di ascesa e discesa dai cavalcavia.
- Rialzi arginali di canali o fiumi.
- Barriere paramassi.
- Barriere antirumore in ambito stradale o ferroviario.
- Allargamento di parcheggi sopraelevati.
- Realizzazione terrazzamenti in terreni coltivati a vigneti.
- Consolidamento del terreno all’imboccatura dei tunnel.
A cosa servono le geogriglie nelle opere in terra rinforzata e perché sono spesso la soluzione vincente
Il terreno ha di per sé delle caratteristiche intrinseche di attrito e resistenza alla compressione, ma possiede una resistenza a trazione praticamente nulla. Questo non è sufficiente a garantire la stabilità della struttura.
Pendenze importanti, eventi atmosferici, vicinanza agli argini… possono erodere il terreno causando frane e cedimenti, quindi nelle opere in terra rinforzata al terreno si abbinano le geogriglie, strutture bidimensionali inserite orizzontalmente all’interno del terreno che si integrano con esso senza deformarsi. La loro struttura a maglia aperta sviluppa delle resistenze “passive” aumentando l’effetto stabilizzante.
Questo accoppiamento sfrutta le capacità delle due parti costruttive e rende tutta la struttura più performante.
Ovviamente per la fattibilità di opere di sostegno si devono tenere conto:
- delle caratteristiche intrinseche del terreno, quali la granulometria, lo stato di addensamento e le resistenze al taglio e il fenomeno della dilatanza;
- delle caratteristiche delle geogriglie stesse, come la resistenza a trazione e rigidezza, l’impiego di materie prime (polimeri) in grado di poter resistere anche in condizioni chimico-fisiche aggressive (attacchi degli agenti chimici, pH dei terreni…), la struttura geometrica adeguata.
Rinverdimenti
Alla fine ritornerà l’erba e non si vedrà nulla dell’opera: una struttura rinforzata davvero bella e naturale. Il rinverdimento che, oltre alla funzione estetica, ricopre anche un ruolo significativo nell’aiutare il terreno nella sua naturale funzione di attrito.
Scopri tutti i dettagli sui nostri prodotti qui.
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Il tetto: problematiche da affrontare e soluzioni da adottare
“Basta un buco nel tetto per guastare una casa”.
Così recita il proverbio. Certo, magari non ci sono buchi nel senso stretto del termine ma, purtroppo, in senso lato potrebbe essere. Problematiche e soluzioni del tetto sono un argomento delicato in ambito edilizio.
Infatti, le coperture si trovano ad affrontare problematiche come infiltrazioni, umidità e, nel caso di tetti carrabili o adibiti a parcheggio, forti carichi.
Il tetto è la parte dell’edificio direttamente esposta a eventi atmosferici, come pioggia, neve e grandine, ma anche a carichi importanti. È la parte della casa meno visibile e più difficile da ispezionare. Per questo, nella sua costruzione è fondamentale tenere conto dei fattori che potrebbero minarne l’integrità e la sicurezza, oltre che nuocere alla salute degli inquilini.
Infiltrazione significa muri umidi e che si scrostano. Umidità significa muffe e ambienti mansardati poco salubri.
Analizziamo quindi le principali problematiche e vediamo quali possono essere le soluzioni.
Tra problematiche e soluzioni del tetto TeMa c’è.
Infiltrazioni
Ristagni d’acqua sul tetto sortiscono solo l’effetto di bagnare e rovinare i materiali utilizzati, quindi è necessario provvedere a un sistema di drenaggio delle acque meteoriche o, nel caso di coperture carrabili, delle perdite accidentali di olio o carburante dai veicoli. Questo vale sia per le coperture a verde pensile, sia per quelle carrabili e a ballast.
Si rende necessario trovare soluzioni che non aumentino il “carico” sulla copertura.
Soluzioni
TeMa Building Solutions consiglia la posa del geocomposito drenante T-Mix Drain Plus e TMD 1011, ideali per le coperture piane carrabili e a verde pensile; la membrana bugnata T-Kone G Drain, adatta alle coperture piane a ballast e a verde pensile; la georete T-Net Drain per le coperture piane carrabili.
Gestione del vapore
Va posta l’attenzione anche sulla gestione del vapore. A causa delle differenze di temperatura tra l’aria e il materiale del tetto, c’è il rischio di formazione di condensa. Per evitare questo è opportuna la posa di membrane diffusione vapore fortemente impermeabili.
Soluzioni
Le membrane della serie T-Vapo fungono da barriera, freno e diffusione del vapore nelle coperture a falda inclinata.
Protezione meccanica dell’impermeabilizzazione
Il punto di partenza è assicurarsi che lo strato impermeabile sia perfettamente integro e tale rimanga. Eventuali rotture, tagli e imprecisioni di stesura negli angoli possono danneggiare irreparabilmente il manto sottostante, imponendo la necessità di interventi importanti e dispendio di denaro. Spesso, quando appaiano le macchie d’umidita, il danno è già grave.
Inoltre, nel caso di coperture adibite a parcheggio o a verde pensile va considerato il peso elevato che i materiali devono tollerare.
Soluzioni
TeMa Building Solutions propone la membrana bugnata T-Kone G Drain e la serie di geotessili Tematex per coperture a verde pensile.
- Pubblicato il BUILDING, Geocompositi Drenanti, Membrane bugnate e accessori
Esperti nel trovare soluzioni: un caso pratico
Il galoppo dei cavalli, la potenza demolitrice degli zoccoli e una soluzione performante. In poche parole, un nostro intervento a Kyalami, Johannesburg, in Sudafrica (2019). Si tratta di un’arena equestre nella quale doveva essere progettato un nuovo sistema di gestione dell’umidità e di drenaggio, garantendo al contempo la durabilità dell’opera e il benessere dei cavalli e dei loro garretti.
Le arene per corse di cavalli sono fortemente esposte a condizioni meteorologiche variabili in base alle stagioni, nonché alle diverse attività di allenamento e di corse che usurano il terreno e richiedono una costante manutenzione. In passato, per il drenaggio si usavano strati di aggregati di pietra capaci sì di drenare le acque meteoriche (anche se non velocemente), ma dalla limitata tenuta all’impatto continuo degli zoccoli dei cavalli. Per ottenere una maggiore resistenza del terreno, questo veniva pressato con particolare forza, cosa che però influiva negativamente sulla sicurezza dell’animale. Una soluzione alternativa era quella di preservare il più possibile la pista diminuendone l’uso, cioè non utilizzandola per gli allenamenti ma solo per le gare.
La soluzione mutuata dalla pluridecennale esperienza TeMa nella costruzione di campi da calcio sintetici consente invece di realizzare percorsi per gare o maneggi con i geosintetici, prodotti capaci di migliorare la funzionalità, ridurre i tempi di intervento e i costi di manutenzione successiva, anche per ampie dimensioni (nel nostro caso, la superficie da coprire era di 3.000 mq).
Per approfondire, clicca qui.
Innovazione in per ogni soluzioni
Cosa si aspettano i nostri clienti e partner? Di esserci quando serve! Per questo abbiamo messo appunto una rete commerciale capillare presente in 80 Paesi. Ci avvaliamo di professionisti preparati che si confrontano e rispondono alle necessità di mercati molto diversi.
Abbiamo sviluppato tre divisioni in ambiti specializzati: opere residenziali/commerciali, opere a livello ambientale e opere di benessere abitativo d’interni. Perciò la formazione e l’aggiornamento dei collaboratori sono punti costanti del nostro vantaggio competitivo, al pari dei contributi di Università e Istituti di Ricerca nella nostra area R&S. Le innovazioni nascono dall’attenzione e dall’ascolto dei nostri clienti che chiedono innanzitutto soluzioni interessanti e vantaggiose.
Nel 2023 compiremo 30 anni e da quasi 30 anni armonizziamo in un perfetto equilibrio i diversi settori e uffici. In questo cammino non potevamo immaginare quello che è accaduto in questi ultimi 20 mesi, la pandemia ha stravolto gli equilibri strategici delle supply chains. Ecco, in un mondo che sta riaccelerando crediamo che proprio la nostra struttura organizzativa a tre divisioni abbia contribuito a stare realmente a fianco delle specificità dei nostri clienti. Anche l’ingresso di giovani ha alzato le potenzialità per avere uno sguardo fuori dagli schemi e davvero innovativo.
Ci conoscono come TeMa, la “corporation” che risponde alle esigenze dei clienti operando con il preciso intento di non fornire solo il prodotto, ma di trovare tempestivamente sistemi e soluzioni che possano risolvere ogni problematica. Potrebbe sembrare un facile claim pubblicitario, se non fosse che in questa affermazione sono contemplate altre declinazione del “solution maker”, quale intendiamo essere. Infatti, non si tratta solo di trovare risposte a problematiche, ma anche soluzioni meno costose, meno impattanti sull’ambiente, più veloci nell’applicazione, più easy, più sicure, che migliorano la durata… E così via.
Una competitività che per designer, costruttori, applicatori e distributori conta nei loro progetti di ingegneria civile e geotecnica, paesaggistica, controllo dell’erosione, trasporti e contenimento del suolo a basso impatto ambientale. Per loro proponiamo performance all’altezza di ogni situazione e lo facciamo credendo nella tutela dell’ambiente.
- Pubblicato il CORPORATION, news, TeMa Technologies and materials
Terrapieni nei giardini di casa: piccole isole colorate
Di sola muratura, abbelliti con piante e fiori di vario tipo e colore, più o meno alti, i terrapieni sono spesso parte dell’edilizia pubblica nei parchi e nelle piazze ma anche un elemento che contraddistingue i giardini privati. Nell’ambito di costruzioni urbane i terrapieni possono essere bordi di una strada privata, scalinate e aiuole, che raggiungono un’altezza relativamente ridotta, quasi sempre al di sotto di 1 metro.
L’effetto visivo è molto piacevole, organizzato e da personalizzare con i colori e le tipologie di piante che si preferiscono. Tuttavia, affinché l’opera abbia un’adeguata stabilità, la normativa prescrive alcune specifiche da tener presenti nella loro costruzione.
Un breve ripasso “scolastico”: partiamo dal capire cosa sono e come sono costruiti.
Cosa sono i terrapieni?
I terrapieni sono accumuli di terra che formano dei dislivelli nel terreno più o meno marcati e possono essere naturali o artificiali. I primi sono prodotti ed eventualmente accentuati da eventi franosi, mentre i secondi sono costruiti dall’uomo e consistono in un riporto di terra sostenuto da un muro, spesso al fine di evidenziare il dislivello.
Il rischio frane
In quanto tumuli di terra, soprattutto se di una certa altezza, i terrapieni possono venire messi a dura prova dagli eventi atmosferici, con conseguente erosione e ruscellamento dovuto alle acque meteoriche.
Si riconoscono, quindi, alcuni elementi caratterizzanti:
- sistemi per drenaggio e scolo nella zona sottostante in cui si accumula tutta l’acqua piovana;
- sostegno e rinforzo dei pendii, la parte più soggetta a erosione;
- substrati e sistemi antidilavamento per consentire la crescita delle piante nelle condizioni migliori riparando la parte superiore del terreno dagli effetti di vento, sole e pioggia finché le piante non si sono rinforzate e ben radicate.
I muri a blocchi e le griglie di rinforzo per terrapieni
Come da regolamento, per impedire l’erosione del terreno o dell’irrigazione i terrapieni vengono rinforzati con i muri di contenimento in una combinazione di blocchi in calcestruzzo e geogriglie che rispondono alle esigenze geotecniche, edilizie e architettoniche.
TeMa Geo Solutions ha i prodotti adatti a creare questo tipo di costruzione.
Per il rinforzo del terreno proponiamo X-Grid, geogriglie di rinforzo uniassiali di tipo knitted realizzate con fili di poliestere ad alta tenacità e rivestite da uno strato protettivo in PVC.
Per quanto riguarda invece i muri di contenimento, la gamma prevede T-Block, un blocco monolitico in calcestruzzo per la realizzazione di murature rinforzate.
La particolarità di questo prodotto è l’incastro maschio/femmina, sagomato direttamente sul blocco, che assicura la massima connessione tra i blocchi, evitando così l’utilizzo di fermi meccanici, colle o malte e rende la parete più forte e resistente ai danni.
Scopri qui tutte le specifiche dei prodotti citati.
- Pubblicato il GEO, Geogriglie, news
Muri controterra: applicazioni in ambito residenziale, commerciale e infrastrutturale
Per muri di sostegno o muri controterra si intendono quelle strutture verticali con la funzione di sostenere e arginare accumulo di materiali, naturali o artificiali che siano, e assicurarne la stabilità.
Nella parte a contatto con il terreno, le strutture di sostegno sono ovviamente rivestite da una membrana impermeabilizzante che deve essere protetta da eventuali danni sia durante le operazioni di cantiere sia durante il successivo assestamento del terreno. Ad assolvere la funzione di protezione meccanica dell’impermeabilizzazione ci sono le membrane bugnate T-Kone di TeMa Building Solutions, che svolgono inoltre il ruolo di damp proofing, ossia rallentano l’assorbimento dell’umidità.
Ma c’è di più: queste membrane, se posizionate con le bugne rivolte verso l’interno, creano uno spazio di microareazione vantaggioso per meglio mantenere asciutta la struttura.
In alcuni casi viene previsto un sistema di raccolta delle acque meteoriche lungo il perimetro della costruzione e si rivela necessario l’utilizzo di geocompositi drenanti accoppiati a un geotessuto come T-Mix Drain che convoglia l’acqua verso il sistema di deflusso previsto nel progetto.
I muri di sostegno vengono utilizzati in moltissimi ambiti in edilizia, dalle strutture residenziali a quelle infrastrutturali passando per l’ambito commerciale.
Vediamo l’applicazione nei campi specifici.
Muri controterra in ambito residenziale
È fondamentale proteggere i locali interrati delle abitazioni, sia che siano adibiti a garage sia che siano stati destinati a cantine o taverne, per evitare infiltrazioni di umidità che danneggerebbero la struttura e renderebbero poco salutare l’ambiente interno.
I prodotti TeMa Building Solutions rispondono a questa esigenza e sono performanti a tal proposito.
Muri controterra in ambito commerciale
I prodotti TeMa Building Solutions sono adatti anche ad alti carichi quali i parcheggi sotterranei o i magazzini degli edifici commerciali.
In questo ambito è possibile utilizzare anche TMD, la membrana bugnata accoppiata con lamina LDPE posteriore per la protezione meccanica delle membrane di impermeabilizzazione e il geocomposito drenante T-Mix Drain per la funzione di drenaggio.
Muri controterra nelle infrastrutture
Nelle opere infrastrutturali di grande rilevanza le membrane e i geocompositi devono essere in grado di sopportare e resistere grossi carichi derivanti dal terreno e dalle spinte idrostatiche. L’efficacia dei prodotti TeMa Building è verificata anche per questo tipo di opere.
Scopri qui tutte le specifiche dei prodotti citati.
La tutela del paesaggio vitivinicolo: tecnologie testate… lievi sul campo
La foto richiama un racconto aulico: “Inizia l’autunno e con esso le prime piogge, le giornate si accorciano, le temperature iniziano ad abbassarsi e soprattutto…È TEMPO DI VENDEMMIA!”. Un luogo in cui la tutela del paesaggio vitivinicolo
Siamo in Veneto orientale, le colline del Prosecco hanno dato il meglio di sé anche quest’anno e i grandi rimorchi d’uva continuano la loro sfilata verso le cantine, ma quella di quest’anno è una vendemmia che ha vissuto un andamento parecchio incerto del meteo: gelate in primavera inoltrata, piogge persistenti mescolate a siccità con forti temporali e grandinate in estate.
Non sono condizioni che aiutano i terreni che rischiano frane, cedimenti ed erosioni. Ma se si applicano le moderne tecnologie e i materiali di TeMa Geo Solutions espressamente progettati si può tutelare l’integrità del territorio e lo si può fare anche in modo sostenibile.
Vicino a noi, a pochi chilometri dalla sede centrale, le colline del prosecco sono in gran parte Patrimonio dell’Umanità UNESCO, quindi gli interventi posso solo essere solo ricostruttivi, di difesa dello status quo e assolutamente non invasivi: “delicati” per l’ambiente.
I prodotti TeMa Geo per la tutela del paesaggio vitivinicolo
Per questo TeMa Geo Solutions ha pensato a soluzioni performanti per controllare l’erosione naturale del terreno, rinforzare i pendii e drenare l’acqua con:
- le biostuoie in fibra di juta 100% naturali e biodegradabili come Ecovernet® J500 XL ed Ecovermat P Grass che garantiscono una protezione dall’asportazione del terreno da parte di agenti atmosferici e favoriscono il rinverdimento;
- la geostuoia sintetica antierosione K-Mat F;
- le geogriglie di rinforzo come X-Grid PET PVC che sopportano importanti livelli di sollecitazioni;
- il geocomposito drenante Speedrain, che smaltisce l’acqua dal terreno circostante stabilizzando eventuali frane superficiali.
Se desideri ricevere informazioni in merito, CONTATTACI. Oppure scarica il nuovo Catalogo VIGNETI direttamente dal sito.
La scelta sostenibile di TeMa Technologies and Materials
Siamo nati quasi 30 anni fa e l’attenzione all’ambiente è sempre stata parte della nostra filosofia, visto anche che la nostra sede principale è a meno di tre chilometri dalla core zone delle colline Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Terre armate, terre rinforzate e risparmio di CO2
I nostri ingegneri hanno ripensato il sistema terre armate e terre rinforzate usando la stessa forza del terreno sostenuto da geogriglie, così da risparmiare milioni di metri cubi di cemento e materiali inerti che avrebbero necessitato di centinaia di grandi automezzi per il trasporto. Ad oggi se ne utilizza solo uno: un notevole risparmio di CO2 in accordo con il carbon foot print, la misura che esprime in anidride carbonica il totale delle emissioni di gas a effetto serra di un prodotto o un processo.
Le nostre georeti e geogriglie sono realizzate, in parte, con plastica riciclata proveniente da impianti controllati per ottenere materiale plastico compatibile con i nostri standard. Una differenza sostanziale sia per la raccolta del materiale da riciclare e condizionare sia per la modalità di riciclo (si tratta di polietilene ad alta densità e polipropilene proveniente da flaconi, contenitori, bottiglie, capsule e altro) sia per la sua preparazione per la quale, al fine di garantire la qualità, abbiamo adibito due impianti: EcoTeMa in Russia e Replastica in Romania.
Un percorso di sostenibilità che TeMa ha iniziato e svilupperà continuando a investire in tecnologie e impianti con l’obiettivo di arrivare a zero emissioni nel 2050.
Il nostro processo produttivo del riciclo
Selezione dei materiali: solo quelli che per qualità e tipologia corrispondono ai protocolli prefissati passano alla fase successiva.
Il materiale selezionato viene prima triturato e successivamente lavato, di nuovo ritriturato e rilavato.
Solo a questo punto diviene “materia prima” da poter essere trasformato in granuli e poi poter essere estruso e utilizzabile nelle produzioni TeMa.
Viene fornito ai nostri stabilimenti del Gruppo affinché ne ricavino i prodotti da immettere nel mercato secondo i capitolati previsti dai progettisti e a seconda delle disposizioni di legge di ogni Paese.
Dove finiscono le acque di lavaggio?
Anche le acque impiegate per il lavaggio vengono riutilizzate dopo essere state opportunamente depurate. La parte di esse che non viene utilizzata viene smaltita conformemente a specifici parametri governativi relativi all’impatto ambientale.
Energia rinnovabile
Insieme al riciclo della plastica e l’attenzione alle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, il Gruppo IWIS si è dotato di 3 impianti fotovoltaici da 200 kWp, 150 kWp e 100 kWp e un cogeneratore che producono il 50% dell’energia utilizzata nei processi produttivi.
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- Pubblicato il CORPORATION, Ricerca e sviluppo, TeMa Technologies and materials
Damp Proofing vs Waterproofing
Damp Proofing e Waterproofing sono termini che incontriamo spesso in edilizia e definiscono una funzione specifica. Nella letteratura di presentazione di prodotti e in quella tecnica spesso i due termini vengono equiparati e comincia la confusione anche a causa di traduzioni incrociate, magari da più lingue.
La traduzione principale per entrambi è “impermeabilizzazione” ma ci sono importanti differenze che contraddistinguono questi due termini e, sia che si progetti una nuova costruzione, sia che si tratti di una ristrutturazione, è meglio riconoscere i significati per assicurare una costruzione ottimale che consenta, quando lo si prevede, anche un’abitabilità confortevole dei piani interrati.
In questo articolo cerchiamo di capire meglio qual è la differenza tra le due terminologie.
Cosa significa “damp proofing”?
Damp-proofing è la funzione di un materiale in grado rallentare o impedire in una superficie l’assorbimento dell’umidità (in assenza, cioè, di pressione idrostatica). Lo scopo principale è quindi di rallentare l’infiltrazione dell’umidità, tuttavia non impedisce l’afflusso di acqua verso l’interno.
Spesso questi materiali hanno anche l’ulteriore importante funzione di creare una barriera fra il terreno e le superfici per proteggere lo strato di impermeabilizzazione, aumentandone negli anni la sicurezza e la durata.
Cosa significa “waterproofing”?
Con waterproofing s’intende la capacità del sistema di essere completamente resistente all’acqua presente nel terreno che esercita pressione idrostatica. Come l’acqua di falda, ad esempio.
TeMa Building Solutions garantisce sempre la gamma di prodotti e ha tutte le soluzioni che fanno al caso tuo.
A rappresentare la funzione di damp-proofing c’è T-Kone, la membrana bugnata in HDPE per fondazioni e opere interrate, e i suoi accessori come le rondelle e i chiodi per la posa (T-Plug + Nails), mentre per la funzione di waterproofing abbiamo T-Bentostop F e T-Bentostop F XL: geocompositi bentonitici impermeabilizzanti autoaggancianti al calcestruzzo per fondazioni in calcestruzzo.
Contattaci per maggiori informazioni oppure visita le pagine dei prodotti dedicate alle funzioni damp proofing e waterproofing.
Trincee drenanti: l’innovazione di Speedrain
Le trincee drenanti sono la soluzione adottata per stabilizzare un pendio o un versante interessato da moti di filtrazione perché consentono di ridurre le pressioni interstiziali. Per la stessa ragione vengono utilizzate anche per stabilizzare le frane superficiali di carattere traslativo frequenti in pendii poco scoscesi.
Il sistema classico
Nel sistema classico si realizza uno scavo a sezione rettangolare o trapezoidale e lo si riveste con un geotessile tessuto non tessuto riempito con materiali inerti naturali, come ghiaia o spezzato di cava a elevata permeabilità. Alla base di questo geotessile si posa una tubazione drenante che raccoglie l’acqua e ne consente l’allontanamento. La funzione drenante nelle trincee viene svolta dal materiale di riempimento, che generalmente è molto più permeabile del terreno circostante.
Inconvenienti principali del sistema tradizionale
Questa soluzione, tradizionalmente adottata, presenta in realtà più di un inconveniente. I principali sono:
- Gli ingenti volumi di ghiaia da conferire in cantiere e posizionare all’interno dello scavo.
- Il volume degli scavi in ragione della loro profondità.
- La necessità di scendere nello scavo per posizionare il geotessile e la tubazione.
Spesso non si ha molto spazio di manovra in questo genere di ambienti e grandi quantità di ghiaia o inerti potrebbero essere un problema.
L’innovazione di Speedrain nelle trincee drenanti
In alternativa alla trincea classica in ghiaia e geotessile, è possibile prevedere l’utilizzo di una trincea drenante sintetica mediante il sistema Speedrain. È una soluzione appositamente studiata sulla base delle limitazioni, o criticità, del metodo tradizionale.
Speedrain è un geocomposito drenante costituito da un’anima interna ottenuta per estrusione di monofilamenti sintetici aggrovigliati alla quale vengono termo accoppiati due geotessili filtranti. Il geocomposito termina con un’apposita tasca per l’alloggiamento del tubo drenante.
La tasca, in geotessile, è creata in fase produttiva insieme a una corda della stessa misura del rotolo. La corda serve per facilitare l’inserimento della tubazione all’interno della tasca una volta in cantiere.
I vantaggi di Speedrain nelle trincee drenanti
Speedrain è un sistema innovativo e i suo vantaggi ne sono la ragione. Eccone alcuni:
- Il volume di materiale scavato è decisamente inferiore, perché sono necessarie trincee di alloggiamento in parete sottili.
- Il trasporto in cantiere di ingenti quantitativi di materiale inerte non sarà più necessario, perché la trincea è riempita direttamente con il terreno tolto per lo scavo.
- Un operaio non dovrà più andare giù nello scavo per posare la tubazione, perché quest’ultima è inserita nel sistema prima di posarlo all’interno della trincea.
- La posa è più veloce perché i rotoli possono arrivare a 25 m di lunghezza.
- Un mezzo di trasporto a pianale singolo può trasportare in cantiere più di 2 km di trincea tipo Speedrain.
La posa
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- Pubblicato il GEO, trincee drenanti